Le piume colorate di Mikhael

Si ringrazia il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per il sostegno

Il Progetto accompagna i bambini in visita al proprio genitore detenuto attraverso lo strumento arte-terapeutico

Foto di Lavori in Corso Odv Ets – Attribuzione obbligatoria – Non uso commerciale – Non opere derivate

 

Mikhael, simbolo del Progetto, è un pappagallo colorato che regala le sue piume per disegnare emozioni, dissipare l’oscurità che le nasconde e dare colore: il bambino che affronta la detenzione di un genitore è infatti esposto al rischio di perdere la leggerezza dell’infanzia.

Un laboratorio e nel contempo uno spazio fisico ed emotivo, ricco creatività, non giudicante, protetto, dove, attraverso materiali artistici, potersi ri-conoscere, crescere e ritrovare un equilibrio, elaborare il distacco con il genitore recluso.

IL PROGETTO

L’infanzia è un gran volo, respiro entusiasta e allegro: il serio e il necessario non gli appartiene.

Il bambino che affronta la detenzione di un genitore è esposto al rischio di perdere la leggerezza dell’infanzia. Le difficoltà che affronta sono reali ma invisibili. Dissipare l’oscurità che le nasconde e dare colore alle sue emozioni è il primo compito di chi si impegna ad occuparsi di lui.

Mikhael è un pappagallo colorato che regala le sue piume disegnare emozioni: attraverso questo progetto i bambini in visita al proprio genitore detenuto percorso di arte-terapia presso il carcere di Foggia. Un laboratorio, e nel contempo uno spazio fisico ed emotivo, ricco creratività, non giudicante, protetto, dove, attraverso materiali artistici, potersi ri-conoscere, crescere e ritrovare un equilibrio, elaborare il distacco con il genitore recluso.

Nello specifico, il progetto avrà i seguenti beneficiari:
Diretti: i minori che si recano a far visita ad un genitore detenuto presso la casa circondariale di Foggia.
Indiretti: i genitori del minore, sia per il genitore detenuto sia non detenuto, ma anche i familiari che si fanno carico della
cura del minore.

Ad oggi circa 600 famiglie si recano nel carcere di Foggia.
Il progetto ha come finalità il sostegno e supporto di questi bambini, attraverso un percorso psico-pedagogico di accompagnamento, sviluppo della autostima e della capacità di resilienza.

I figli di genitori detenuti sono bambini normali, che vivono una condizione eccezionale

spesso caratterizzata da povertà educativa, elevato tasso di disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento, forte esposizione alla violenza intra-familiare.

Intervenire a favore dei figli dei detenuti non è mai facile, soprattutto considerando le dinamiche di forte disagio che vivono sia per far visita al genitore sia nel proprio contesto quotidiano.
Per queste ragioni la progettualità punta a sviluppare azioni trasversali che cercano d’intervenire su entrambi gli ambiti

Casa Circondariale di Foggia Parenti in visita

COME NASCE : SPAZI RELAZIONALI PER RIEMPIRE DI CONTENUTO GLI SPAZI FISICI

Il Progetto “Le piume colorate di Mikhael: bambini oltre il carcere” nasce dalla necessità di riempire di contenuti ed attività gli spazi fisici che stiamo costruendo all’interno della Casa Circondariale di Foggia.

In particolare, grazie al contributo ricevuto dall’Impresa sociale “Conibambini” e dal Garante Regionale dei diritti delle persone detenute, abbiamo realizzato, in rete con Bambinsenzasbarre, uno spazio fisico di accoglienza per i bambini e i parenti in visita, lo SPAZIO GIALLO.

I LABORATORI “LE PIUME COLORATE”

Ogni famiglia, prima di poter accedere all’interno dell’Istituto per fare il colloquio parente detenuto, sosta in una stanza comune, per circa un’ora: una saletta di attesa in cui si procede al controllo dei pacchi e dei documenti, si fanno le perquisizioni, si attende il proprio turno.

Lavori in Corso interviene in questo spazio e tempo di attesa per intercettare il disagio dei bambini in visita, attraverso un percorso di accoglienza e preparazione all’incontro con il genitore/parente detenuto.

E’ un luogo di presa in carico, dove costruire nel tempo relazioni di sostegno e accompagnamento alla difficile esperienza dell’incontro in carcere. Chiamiamo questo luogo “Spazio Mikhael”, in onore dell’Angelo protettore della Provincia di Foggia, dove il carcere insiste.

Nello Spazio Mikhael i bambini e le loro famiglie sono seguiti da operatori professionali ( psicologi, arte-terapeuti, criminologi, pedagogisti….) che realizzano attività psico-pedagogiche.

Lo Spazio Mikhael è niente affatto una ludoteca ma un luogo dove, attraverso strumenti ed attività specifiche, si imposta un paziente e delicato lavoro di cura dei bambini e delle famiglie che li accompagnano. Per questo teniamo alla minuziosa cura dell’ambiente e degli elementi che lo definiscono

I LABORATORI 

Laboratori di arte terapia con i bambini figli di genitori detenuti in carcere

Il disegno è lo strumento privilegiato per rielaborare l’esperienza che il bambino sta vivendo.

Per questo si strutturano laboratori di disegno partendo dal presupposto che il gesto artistico diventa un linguaggio con cui i bambini entrano in contatto con le proprie emozioni per ciò che sta accadendo attorno a loro.

Il percorso arte-terapeutico diventa così prezioso strumento di comunicazione con gli adulti, che permette l’emersione di emozioni difficili da riconoscere.

Per i bambini è importante, anche per la propria autostima, incontrare persone adulte che ne incoraggiano l’espressione creativa e che comunicano loro l’importanza di ciò che provano a livello emotivo.