Al centro delle nostre azioni progettuali ci sono i bambini figli di genitori detenuti e le loro famiglie.
Sono bambini come tutti gli altri, che devono poter mantenere il legame affettivo con i propri genitori, fondamentale nel loro percorso di crescita. Eppure sono vittime di emarginazione sociale a scuola, nel quartiere dove vivono, nel gruppo sociale di appartenenza, perché associati alle colpe dei genitori.
LAVORI IN CORSO difende il diritto dei bambini “di intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i genitori” nel “preminente interesse del bambino” anche durante la detenzione, come sancito dalle Convenzioni internazionali e da quelle sull’infanzia e l’adolescenza (Onu1989; Italia 2003; UE 2007).
Per queste ragioni realizziamo un complesso strutturato di accoglienza e preparazione all’incontro per i minori e le loro famiglie con il genitore/parente detenuto, al fine di attenuare l’impatto potenzialmente traumatico al carcere e consentire ai bambini di vivere meglio.
Lavoriamo in luoghi fisici e relazionali di prese in carico, dove costruire nel tempo relazioni di sostegno e accompagnamento alla difficile esperienza dell’incontro in carcere.
E’ lo spazio di attesa, gestione e relazione per i figli e i parenti di genitori detenuti presso la Casa Circondariale di Foggia, realizzato e gestito da Lavori in corso.
Ogni giorno a Foggia circa 350 bambini varcano le soglie del carcere, e attendono in questo spazio prima di poter incontrare, a colloquio, la mamma o il papà recluso.
Questi bambini possono subire il trauma, lo stigma, l’ansia e la perdita delle cure parentali e della situazione materiale, il che può essere dannoso per il loro benessere e per il loro sviluppo personale.
Per supportare i bisogni di questi bambini a rischio di vulnerabilità sociale, Lavori in Corso aps applica il modello “Spazio Giallo” di Bambinisenzasbarre ets, di cui è partner di rete nazionale e referente territoriale, accompagnandoli in un percorso di cura e attenzione delle loro emozioni, attenuando gli effetti potenzialmente dannosi della carcerazione.
Gli operatori di Lavori in Corso realizzano progettualità che utilizzano l’arte terapia e la lettura condivisa quali strumenti psicopedagogici.
Particolare rilevanza hanno gli interventi di supporto alle relazioni familiari, considerati strumenti fondamentali di crescita umana e personale, di reinserimento sociale e di prevenzione della recidiva.
Lavori in Corso realizza percorsi di supporto ed empowerment delle capacità genitoriali in carcere e presso gli Uffici di Esecuzione Penale esterna.