Regaliamo il disegno a papà?! No!
(Riccardo 4 anni)
Il piccolo Riccardo, arriva in carcere, accompagnato dalla sua mamma e dalla sorellina di pochissimi mesi, per avere colloquio con il suo papà.
La presenza delle operatrici inizialmente lo destabilizza e proprio una di loro, parlando con la mamma, capisce che Riccardo è un bambino molto timido ed introverso: i suoi occhi grandi sono attenti e scrutano la situazione.
Il piccolo quasi a voler essere rassicurato, attende un po’ prima di avvicinarsi.
“Vuoi un pennarello colorato, cosi facciamo un beldisegno?“-dice l’operatrice al bambino che dopo qualche minuto ancora di esitazione, si lascia andare nella realizzazione del suo disegno, e con un semplice: “SI” ha inizio tutto.
Durante l’attività, l’operatrice chiede a Riccardo:
-“Quando avrai finito, potrai portare questo bellissimo disegno a papà oppure a casa così potrai metterlo nella tua cameretta!”
Con una risposta immediata, palesemente innervosita Riccardo risponde:
-“No, no, non voglio dare il disegno a papà, qua, qua!”
L’operatrice intende benissimo che il piccolo non ha nessuna voglia di regalare il disegno al padre, né di portarlo con sé: piuttosto preferisce lasciarlo esattamente lì.
Arriva il momento del colloquio, Riccardo ci saluta velocemente,corre dalla mamma, la prende per mano e si volta a guardare il disegno che nel frattempo non a caso è stato
sistemato nel passeggino della sorellina, rimasto all’esterno dell’entrata dei colloqui.
In quello sguardo breve, ma intenso, le operatrici sentono, avvertono che:
DIETRO QUEL NO, C’È UN MONDO DA SCOPRIRE.
Nel salutarlo c’è la voglia e la speranza di rivederlo presto per giocare di nuovo insieme e perché no, magari con un bel:-“SI, QUESTO È PER PAPÀ!”.
E TU CREDI NEI CAMBIAENTI?
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Operatrice: @imma_colucci